Quanti gradi ha uno spritz? Tasso alcolico e gradazione

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È uno dei drink più leggeri, grazie alla sua particolare composizione, ma quanti gradi ha uno Spritz?

Soltanto nel Veneto se ne consumano 300 mila al giorno ed è il drink più popolare nel nostro paese. Lo Spritz è una bevanda già di moda negli anni ’50, una tradizione tramandata fino ad oggi, e conta diverse varianti.

A base di vino bianco (o prosecco) con aggiunta di un liquore, (Aperol, Campari o Select), lo spritz acquista il suo tipico colore rosso o arancione. Per concludere in bellezza, una spruzzata di acqua frizzante o seltz e una fetta d’arancia o limone. 

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Tante fantasiose varianti 

Nonostante l’origine comune, la ricetta dello spritz cambia a seconda della città in cui ci si trova. A Treviso, ad esempio, si usa il Prosecco e a scelta Aperol o Campari. A Venezia, invece, il vino fermo e il Select, liquore secco e amaro nato nel 1920. A Udine si prepara con il Friulano (Tocai), Aperol o Campari mentre a Trieste mantiene la ricetta tradizionale, di provenienza austro-ungarica: vino e acqua gassata. 

Il termine Spritz deriva infatti dal verbo tedesco “spritzen”, che significa spruzzare, in questo caso l’acqua, nel vino. Successivamente, la parola venne utilizzata per indicare tutti quei cocktail che avevano alla loro base del vino.

La preparazione, però, è identica per tutti e viene versato in un bicchiere old-fashioned con del ghiaccio.

Dalle origini al successo mondiale

L’abitudine di mescolare al vino dell’acqua per renderla una bevanda più leggera e fresca è un’usanza tipicamente veneta, già da molto prima dell’arrivo degli austriaci. 

Una prima evoluzione dello Spritz risale ai primi del ‘900, quando iniziarono a diffondersi i sifoni che arrivavano dalla città tedesca di Selters, da cui proviene un’acqua minerale ricca di anidride carbonica. In questo modo si poteva rendere frizzante anche uno Spritz composto da vini fermi. 

Quest’innovazione spalancò le porte al drink verso nuovi mercati, permettendone la diffusione in tutto il mondo grazie alla sua bassa gradazione e al suo gusto piacevole e leggero. 

Probabilmente questo portò all’inizio di uno sviluppo creativo che ha portato lo Spritz alle tantissime ricette di oggi, originali, legate al territorio, ma anche alla tradizione. 

Tutte hanno però un comune denominatore: Prosecco e acqua gassata o seltz, con una quantità che si attesta almeno al 40% e al 30%. Il restante 30%, invece, viene completato da altre bevande alcoliche, come l’Aperol e il Campari.

Aperol e campari Spritz: le differenze principali

Lo spritz è l’aperitivo alcolico più richiesto in assoluto: non esiste bar che non lo proponga, soprattutto in Italia. Le due versioni più conosciute sono quella a base di Aperol o con il Campari, ma si differenziano da alcuni piccoli particolari, primo tra tutti il tasso alcolemico.

Gradazione alcolica

Una delle caratteristiche principali che differenza i due drink è la colorazione, dalla quale dipende anche il tasso alcolico: più rosso è l’amaro, più alcol possiede. Quindi, se da una parte un Aperol Spritz ruota intorno agli 11 gradi, un Campari Spritz, dall’altra parte, ha una gradazione decisamente più alta, pari a 23 gradi.

Amarezza

Un’altra caratteristica principale che distingue nettamente lo spritz Aperol dallo spritz Campari è il grado di amarezza. Questo drink può infatti essere leggermente amaro o amaro. Ecco perché bisogna saper cogliere la piacevolezza delle diverse note amare.

Luogo di nascita

Questi due aperitivi differiscono anche per il territorio in cui sono nati: il Campari Spritz è milanese, mentre l’Aperol Spritz è veneziano. Infatti, mentre l’Aperol nasce a Bassano del Grappa, il Campari è il prodotto per eccellenza di un’azienda di Milano. 

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Caratteristiche olfattive e gustative

Aperol Spritz

Lo Spritz per antonomasia, tanto da essere stato nominato come cocktail ufficiale della IBA, con il nome Spritz Veneziano, ha i seguenti dosaggi: 6 cl Prosecco, 4 cl Aperol e una spruzzata di soda o seltz. L’ingrediente fondamentale è l’Aperol, un liquore dalla ricetta segreta ottenuto per infusione in alcol di arancia, erbe (come il rabarbaro) e radici. Dal sapore dolce amaro, è la versione più adatta a chi cerca aromi e sapori più amabili.

Campari Spritz

Questa ricetta ha alla base un mix di prosecco, soda e Campari. Un bitter alcolico a base di alcool, acqua e un’infusione di frutta, erbe amaricanti e piante aromatiche, utilizzato anche per la preparazione dell’Americano e del Negroni. 

 

Al di là dei gusti personali e del mercato, c’è una cosa su cui siamo tutti d’accordo: che lo Spritz, cocktail dal gusto delicato e dal basso grado alcolico, rappresenta un rito irrinunciabile.

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